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  • Immagine del redattoreRudy Orzes

Vita e lavoro oggi, alle prese con un mondo cambiato

Aggiornamento: 9 nov 2020


Quanto accaduto nelle scorse settimane ci interroga in tante aree del nostro lavoro, oltre che della nostra vita. Ogni cambiamento presuppone un processo di adattamento, di resilienza non facile da accettare e interpretare, tuttavia l’emergenza sanitaria ha imposto ai nostri processi di maturazione, adattamento e apprendimento un’accelerazione impensabile solo pochi mesi fa. Per continuare a lavorare, produrre, imparare o solo per fare la spesa siamo stati costretti a cambiamenti che hanno riorientato in modo significativo il nostro stile di vita.

Sembra di capire che le nuove modalità di smart working che stanno interessando per la prima volta in Italia milioni di persone e innumerevoli settori, dalla pubblica amministrazione alla scuola, dai servizi alla produzione, siano destinate a rimanere: dopo l’emergenza che ne sarà? Come impatta nelle nostre case e famiglie questa modalità?

Le prime indicazioni ci dicono che questa fase non sarà breve e questa modalità rimarrà, anche se oggi non possiamo prevedere con esattezza in quali forme. Proprio per questo rileviamo l’esigenza di attrezzarci, di studiare nuovi modelli possibili, di fare tesoro delle buone pratiche come degli inevitabili errori emersi nella rincorsa spasmodica, talvolta confusionaria delle scorse settimane a garantire una qualche forma di operatività alle organizzazioni di ogni livello.

Dalle esperienze di oggi quali apprendimenti possiamo trarre per la nostra vita anche in famiglia, oppure per la nostra organizzazione e/o azienda? Per gestire il presente, per governare l’evoluzione futura e soprattutto tentare di intercettare e anticipare ciò che verrà.

Come capitalizzare in modo evolutivo e trasformativo questa esperienza anche dopo l’emergenza?

Per quanto riguarda la nostra vita familiare. Come possiamo gestire la nuova organizzazione della giornata lavorativa in casa e come la coniughiamo con la gestione della famiglia. Stiamo parlando di spazi dedicati o comuni disponibili in casa, ma soprattutto di spazi temporali dedicati e spesso che si sovrappongono generando disagi a noi e ai nostri cari: siamo costretti ad agire una pluralità di ruoli, in uno stretto spazio e in uno stesso tempo. Dall’impatto dello smartworking (lavoro da casa o lavoro intelligente?) cosa stiamo impararando per il futuro in cui si prevede l’allargamento di questa modalità di lavoro.

Per quanto riguarda il lavoro. Trasformare e far evolvere le strategie aziendali è sempre stata la chiave di successo delle imprese. Però, mai come oggi fare impresa, essere manager o imprenditore richiede visione e capacità di tradurre le idee in azioni concrete.

La trasformazione presuppone ed è fondata sull’evoluzione dei valori e della cultura aziendale e su come questi si traducono in azioni coerenti ed efficaci: per esempio, con il passaggio dal controllo alla fiducia (stile conseguente di leadership e comunicazione) o i nuovi metodi di misurazione delle performance; ancora, con la capacità di ‘leggere’ i mercati – che sono potenzialmente liquidi – e saper reagire velocemente con tutto ciò che questo presuppone in termini di investimenti, organizzazione, gestione, acquisizione di competenze. capacità.

La resilienza oggi è diventata imprescindibile, essa va costruita e pianificata all’interno di una visione strategica. Ad esempio serve una capacità di intercettare segnali deboli di turbolenza: non fare solo analisi di scenario attuale ma futuro, praticare la virtù della lungimiranza.

Non è solo una partita tecnologica, sicuramente necessaria, ma soprattutto di costruzione di una dialettica di apprendimento, di adattamento e tensione a nuove modalità di sviluppo.

Quali competenze servono per uscire da quest’emergenza diversi da come ci siamo entrati?

Abbiamo navigato nel web effettuando una ricerca sistematica anche in siti accreditati a carattere scientifico e abbiamo trovato molte risposte “possibili” in particolare per quanto riguarda l’area lavoro.

Ma le case vanno costruite dalle fondamenta: abbiamo deciso poi di ascoltare.

Ascoltare chi? I nostri partner, clienti. (ne abbiamo coinvolto una cinquantina)

Come? Attraverso quattro incontri in piattaforma, adottando la nostra metodologia del coaching

  1. Il primo ha riguardato l’impatto dello smartworking in casa e l’organizzazione in famiglia (8 aprile 2020);

  2. Il secondo centrato sulla comunicazione interna ed esterna all’azienda/organizzazione in tempi di Smart-working (30 aprile 2020);

  3. Il terzo ha riguardato il tema dei valori e della cultura aziendale, le strategie e le azioni (in termini di organizzazione, leadership, gestione) per renderli visibili, fruibili (05 maggio 2020).

  4. Il quarto, riservato a esperti aziendali, sul fare impresa oggi, quali strategie: scenari organizzativi, gestionali e di mercato futuri, come ci stiamo attrezzando (22 maggio 2020)

*Rudy Orzes è Responsabile Scientifico di Metàlogos

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