Nel corso di una sessione sarà capitato a tutti i coach di trovarsi difronte ad una “resistenza” del coachee. Una sua azione decisa e non agita, un suo obiettivo prefissato e volutamente mancato, un suo cambio improvviso di meta, una sua provocazione o fraintendimento.
Quali pensieri ed emozioni si innescano nel coach?
Ad un primo momento di disorientamento è possibile far seguire un atteggiamento che permette al coach di comprendere, di ammorbidire il dialogo, di fare spazio e silenzio mettendo a tacere l’ego e la sua rumorosità e al coachee di fermarsi, riflettere, prendere atto, decidere e rilanciare.
Partendo da alcuni preziosi stimoli di Carofiglio, cercheremo di comprendere qual è questo atteggiamento indagando inoltre le risorse che sono richieste al coach.
“Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato” scriveva Jung.
Come da prassi della Vip Lounge Area della Coaching Management Academy, rifletteremo e ci confronteremo semplicemente cercando la verità professionale per noi posta da questi stimoli.